Alessitimia sessuale: in cosa consiste e ripercussioni

Esiste un piacere, quello sessuale, capace di tendere ed inondare il corpo di emozioni.

Un piacere che nasce dalla consapevolezza del proprio corpo e dall’appagamento dei propri appetiti.

Un piacere per molti ma non per tutti.

Trarre piacere dal rapporto sessuale o dall’autoerotismo non è infatti cosa così scontata tanto che per alcuni di noi è una vera e propria utopia o perlomeno è così per gli alessitimici.

In cosa consiste l'alessitimia

alessitimia sessualeL’alessitimia consiste in una sorta di disregolazione delle emozioni che comporta nella persona una incapacità o una difficoltà a identificare e comunicare le proprie emozioni e ad entrare in risonanza con quelle altrui.

Una condizione, questa, che incidendo sulle modalità comunicazionali e relazionali, produce una disconnessione dal contatto con l’altro, dal corpo, dalle emozioni  e dall’intimità. Una difficoltà che prima di essere erotica è emotiva ed affettiva.

Un’anestesia emotiva ed affettiva che causa tutta una serie di sintomi psicosomatici e si riverbera e condiziona la propria sessualità.

Sono persone che appaiono apatiche, fredde e disinteressate al sesso quando in realtà sono come anestetizzate nell’esperire consapevolmente le emozioni a livello corporeo.

L’alessitimia rappresenta una disconnessine tra corpo e psiche che inficia la propria esperienza sensoriale e rende la persona incapace di vivere in modo consapevole le proprie emozioni e la propria sessualità. Ciò comporta una mancata elaborazione emotiva che può tradursi sia un’espressione emotiva scarsa sia un’espressione emotiva esagerata e comunque sempre distonica alle circostanze.

La persona con alessitimia

La persona con alessitimia, incapace di capire quali sono i propri desideri e di godere delle emozioni, non traendo piacere dal rapporto sessuale lo rifiuta o lo relega ad un semplice dovere coniugale.

Gli alessitimici, nel rapporto sessuale invece che focalizzarsi sull’esperienza e sui vissuti emozionali che esso comporta si estraniano e pensano ad altro. Ciò esula la persona dall’elaborare l'aspetto soggettivo del vissuto e conseguentemente di trarre piacere dallo stimolo sessuale stesso. Ne deriva che poiché lo stimolo sessuale non è né percepito né riconosciuto come fonte di piacere non viene neanche ricercato.

L’assenza di una prospettiva di piacere reprime ogni slancio verso se stessi e l’altro e tutto rimane incentrato sul dovere. Ciò unitamente ad un immaginario erotico pressoché inesistente inibisce la risposta sessuale, favorendo così l’instaurarsi di una serie di disfunzioni sessuali come eiaculazione precoce e ritardata, disfunzione erettile, disturbo del desiderio, anorgasmia.

Ripercussioni sulla coppia

Questo disturbo ha forti ripercussioni sulla coppia tanto che la persona con alessitimia arriva al consulto terapeutico non per sua scelta ma perché trascinata da un partner ormai esasperato dal disconoscimento dell’assenza di scambio emotivo e di condivisione. Un tacito quanto misconosciuto rifiuto subito che licita nel partner sentimenti di impotenza, scoraggiamento e rabbia che lo allontanano sempre di più dal ruolo sessualizzato di marito/moglie o convivente e lo catapultano in un ruolo di Care Giver da cui l’alessitmico è fortemente dipendente.

Il lavoro con questi pazienti è orientato sia alla riacquisizione da parte del partner di un ruolo diverso da quello di contenitore materno sia alla acquisizione da parte dell’alessitimico della propria consapevolezza emotiva attraverso la sperimentazione di  tecniche immaginative e corporee atte a ripristinare la dimensione cognitiva e soggettivo/esperienziale delle emozioni.

 

Articolo scritto dalla dott.ssa Anna Carderi

dott.ssa CarderiLa dott.ssa Anna Carderi è Psicologo clinico, Psicoterapeuta e Sessuologo. Oltre alla formazione scientifica qualificata e all’ esperienza professionale, la dott.ssa vanta esperienze didattiche, attività di ricerca, attività editoriali mediatiche, pubblicazioni scientifiche e affiliazioni scientifiche. La dott.ssa riceve presso il proprio studio: Riano, Via del Falco 56 (Rm) Roma, Via R. Giovagnoli 6. Per contatti: 3294087906

 
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