Come gestire la coppia infertile: il Counselling Sessuologico

La coppia infertile dopo innumerevoli tentativi, inizia ad interrogarsi sul perché il progetto procreativo non va a buon fine

nel ritardo del concepimento inizia a mette in atto strategie fecondative, finalizzate all’inseguimento dell’ovocita, più che del desiderio e dell’erotismo  (Dott.ssa Valeria Randone).

coppia infertileI rapporti sessuali, diventano stressanti ed a loro volta fonte di stress, la donna pur di diventare madre, glissa spesso sul desiderio sessuale e sulla dimensione del piacere, il partner, vive ogni possibile momento di intimità, come  esclusivamente finalizzato al concepimento e quindi abitato da ansia da prestazione e soprattutto fecondazione.

Le conseguenze psicosessuali della coppia infertile

Dalla prospettiva psicogena in voga fino alla metà degli anni ’80, quando i progressi della medicina riproduttiva hanno svelato l’eziopatogenesi della gran parte dei problemi di infertilità, si è passati a considerare le conseguenze psicosessuali dell’incapacità di generare, sia sul versante qualitativo che quantitativo, per entrambi i partners.

L'infertilità e la sessualità interagiscono tra loro in modi diversi spesso concatenandosi. Le disfunzioni sessuali possono causare infertilità, l'infertilità può provocare delle difficoltà sessuali se non delle vere e proprie disfunzioni sessuali.

In genere gli studi evidenziano soprattutto le reazioni emotive all'infertilità, come il dolore, la depressione, la frustrazione, l'ansia e il senso di colpa, perdita, lutto, mutilazione della possibilità di proseguire la propria specie, il proprio sé biologico;dedicando minore attenzione ad altre possibili conseguenze, quali la perdita di controllo, gli effetti sull'identità e l'autostima e soprattutto le modificazioni nella vita sessuale e relazionale (Kolet, 2003).

Per ciò che riguarda la vita sessuale tale sfera può subire un condizionamento negativo, con diminuzione della frequenza e della spontaneità dei rapporti e insorgenza di disfunzioni sessuali transitorie, quali difficoltà nel raggiungere l'orgasmo, calo del desiderio, eiaculazione precoce, impotenza secondaria, incapacità di portare a termine il coito o azoospermia transitoria come risposta alla richiesta di rapporti per l'esame post-coitale (Capitanio e Curotto, 1993; Di Francesco, 1990).

 

Le motivazioni che inducono un problema di coppia

Le motivazioni che inducono un problema di coppia laddove ne esiste uno di infertilità sono legate a

  • significato simbolico che si attribuisce alla generatività e allo stress emotivo che si crea nella relazione. Così quando entrambi realizzano di non poter diventare genitori scatta la cosiddetta “crisi di infertilità” che è caratterizzata da un forte sentimento di colpa (disubbidisco alla legge divina “crescete e moltiplicatevi”, disattendo al pilastro più arcaico del mio essere maschio, il potere virile/fecondante, o femmina, il potere della maternità) e di vergogna (non sono normale perché non sono come gli altri, non posso dare al mio partner quel figlio che tanto desidera e ai miei genitori i nipotini tanto attesi) che spesso si associa all’idea di una sessualità non più finalizzata alla procreazione e quindi in qualche modo non giusta e priva di senso .
  • all’idea di non fare più l’amore, ma di fare un bambino. Il sesso dunque non è più un momento di svago, ma solo un impegno, con finalità procreative. Si osserva, infatti, un frequente calo del desiderio con deficit erettivi e ansia da prestazione proprio a “metà ciclo” quando la donna, supposta fertile, percepisce il massimo del suo desiderio, spesso non desiderando più il partner nei periodi invece cosiddetti infertili e manifestando a sua volta deficit di lubrificazione, dolori ai rapporti e alterazioni del vissuto orgasmico (7)

Il rapporto sessuale può essere danneggiato laddove si trasforma in una volontà ossessiva di procreazione .

In 175 coppie infertili intervistate, il sintomo eiaculazione precoce era pari al 66%, mentre le disfunzioni erettili erano presenti nel 15%. Le partner  riportavano rapporti sessuali dolorosi nel 58% dei casi e calo della libido nel 28% (Jain K, Radhakrishnan G, Agrawal P. Infertility and psychosexual disorders: relationship in infertile couples. Indian J Med Sci 2000; 54:1-7).

 

Importanza del Counselling Sessuologico

Il sessuologo è in grado di intervenire all'interno della coppia e del singolo aiutandoli a superare gli stati di ansia e di angoscia correlati, a diminuire l'incidenza dello stress vissuto, a supportare i diversi contrasti comunicazionali, a fare scelte precise e oculate in merito alle soluzioni proponibili, a risolvere le difficoltà e le disfunzioni sessuali attraverso un counselling attento e positivo.

In questo contesto la consulenza è uno strumento di diagnosi e mezzo di prevenzione delle sequele psicologiche e psicosessuali (Link e Darling, 1986).

Se esiste la confermata possibilità che disfunzioni sessuali possono originare una infertilità di coppia, ancor più una accertata condizione di infertilità potrà dare origine a disfunzioni sessuali sia maschili che femminili

Infatti spesso causa d’infertilità possono essere pregresse disfunzioni come il vaginismo, la difficoltà erettile, l’eiaculazione ritardata ed i problemi di desiderio. Spesso accade che il tempo passa mentre la disfunzione si mantiene in modo automatico circolare e la coppia si allontana sempre più… finchè avvicinandosi al traguardo dei quarant’anni i due non decidono di volere un figlio. È quindi naturale che se il concepimento non avviene spontaneamente ci si rivolga alle nuove tecniche che la scienza offre

Per esemplificare, rintracciamo un 5-7% di coppie bianche primarie, ovvero coppie che non hanno mai consumato il rapporto sessuale (Sesso No- Fertilità No), un 32% pagano problemi di vaginismo femminile e deficit erettivo maschile (Sesso No – Fertilità Sì) e una altrettanto fetta consistente è affetta da disaritmia sessuale (Sesso Sì – Fertilità No) vale a dire: se ha voglia di fare l'amore lui si blocca lei e viceversa.

A fronte di tutto questo diventa indispensabile che la coppia affronti con l'aiuto di un sessuologo l'elaborazione adeguata e costruttiva della propria condizione di infertilità.

  • A livello sessuale, le difficoltà che si ritrovano durante l'iter di trattamento sono la caduta del desiderio, che a sua volta, innesca una riduzione della frequenza dei rapporti sessuali, disturbi della erezione durante il periodo ovulatorio, anorgasmia e un insufficiente grado di soddisfazione.
  • A livello emotivo, il sessuologo può offrire dei supporti alle coppie, permettendo loro di liberare le emozioni, di discutere dei timori e di avvicinare argomenti quali l'identità sessuale, la stima di sé e l'immagine del corpo.
  • A livello socio-culturale, il sessuologo è attrezzato per avvicinare in maniera adeguata gli interrogativi inerenti i ruoli sessuali e per soffermarsi sulle reazioni delle istituzioni familiari e parentali legate alla coppia.
  • A livello biologico, il counselling sessuologico si interesserà delle informazioni relative alla sessualità, e più specificatamente delle risposte sessuali, dei comportamenti sessuali e infine delle relazioni sessuali. Agevolando le coppie a dissociare positivamente la fase della riproduzione da quella sessuale, cercando di eliminare l'ansia di prestazione presente.
  • A livello della dinamica di coppia, elementi di approccio sistemico, cognitivo-comportamentale o di terapia relazionale possono essere utilizzati per migliorare o stabilizzare la comunicazione all'interno della coppia, per approfondire aspetti irrisolti o aggravati dalla crisi evolutasi all'interno della coppia e per tutelare o assicurare l'equilibrio della stessa.
 

Obiettivi e funzioni della consulenza alla coppia infertile

1. In primo luogo un accurato esame della situazione psicologica e relazionale (condotto sia sulla coppia che sui singoli) è opportuno per valutare la presenza di eventuali componenti psicogene e può concorrere alla definizione della diagnosi, se non addirittura a sbloccare una situazione di tensione e ansia che interferisce con la fertilità (Pasini, 1978).

2. In secondo luogo, un importante obiettivo della consulenza dovrebbe essere quello di minimizzare l'impatto degli eventi medici e fisici che la coppia deve affrontare, tramite una costante informazione e presa di coscienza sugli esami specialistici da fare, sulle loro finalità, nonché una serena valutazione dei risultati e dei conseguenti trattamenti. Ciò per ridurre i sentimenti di ansia, solitudine e di perdita di controllo sulla situazione esperita dai pazienti.  L'informazione-educazione intorno agli aspetti medici può fornire una base per la comunicazione e il coinvolgimento di entrambi i partner. Una volta avviata la comunicazione, si può tentare di aiutarli ad esplorare gli aspetti emozionali più profondi, a confrontarsi sul desiderio di avere un figlio e sul significato della frustrazione di questo desiderio (Bresnick, 1981). L'accoglimento e il riconoscimento di sentimenti quali tristezza, rabbia, colpa, dà un senso alla sofferenza e restituisce al paziente il senso della sua integrità, minacciata dalla condizione di infertilità. La partecipazione della coppia nella tempistica e nella scelta terapeutica, come la corretta e completa informazione, dà a entrambi i partner la sensazione di esercitare un controllo sulla propria condizione. La percezione di essere co-protagonisti della ricerca del figlio e non solo “oggetto” di cura, può essere utile per ridurre il disagio psicologico e migliorare i meccanismi adattivi di risposta allo stress della riproduzione assistita (Freeman et al., 1985).

3. Terzo obiettivo della consulenza è quello di identificare le situazioni a rischio, selezionando per ogni singola coppia l'intervento più appropriato. Mentre per alcuni casi è sufficiente un semplice intervento supportivo, per altri può rivelarsi opportuno un trattamento psicologico più specifico. In relazione alle esigenze individuate, gli approcci terapeutici indicati possono essere diversi: un trattamento psicodinamico individuale o di coppia, tecniche di rilassamento e di riduzione dello stress, terapie cognitivo-comportamentali, terapia sessuale di coppia, gruppi di sostegno, etc. (Kikendall, 1994). Il fine di questi interventi terapeutici è di facilitare la risoluzione della crisi di infertilità e di contenere l'insorgere di situazioni di scompenso in soggetti con potenziale psicopatologia sottostante (Bresnick, 1981).

4. Inoltre la consulenza può fornire un prezioso aiuto nell'affrontare i trattamenti di fecondazione assistita e il loro eventuale fallimento. In particolare il verificarsi di ripetuti fallimenti induce la coppia a confrontarsi in modo realistico con l'impossibilità di avere figli biologici e in tal caso il supporto psicologico può facilitare l'elaborazione del lutto e la reinterpretazione della situazione, che può sfociare nell'adozione o nel prefigurarsi e progettare una vita senza figli (Dennerstein e Morse, 1988; Hynes et al, 1992).

Dott.ssa Anna Carderi
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