Eiaculazione precoce: ci pensa lei!

Il tuo partner non vuole affrontare il problema dell'eiaculazione precoce? Pensaci tu, puoi fare molto!

L'eiaculazione precoce è il disturbo della sfera sessuale maschile più diffuso e frequente. Il problema in sé nella maggior parte dei casi è semplice da risolvere, se non fosse per gli effetti psicologici ed emotivi che provoca sull'uomo e sulla coppia, specialmente quando non viene affrontato in tempo.

Eiaculazione precoce ci pensa leiE già....l'eiaculazione precoce non riguarda solo l'uomo ma coinvolge inevitabilmente anche la partner che non riesce a raggiungere l’orgasmo e non è appagata dal rapporto sessuale. Tutto ciò crea disagi e fa nascere in entrambi frustrazione, ansia e sensi di colpa.

Il Prof. Emmanuele A. Jannini, Coordinatore della Commissione Scientifica della SIAMS afferma che

la sessualità femminile è estremamente tempo-dipendente. In altre parole, la variabile tempo è essenziale per la qualità della vita sessuale femminile. Ed è evidente che i tempi di lui, se troppo precoci, sono determinanti.

Risolvere il problema dell'eiaculazione precoce è quindi fondamentale per la serenità della coppia. Spesso, però, sono proprio gli uomini ad evitare di affrontare il problema, e sfoderano una certa abilità a nasconderlo. Forse per vergogna, forse perchè non comprendono a fondo il disagio della partner, sta di fatto che un tale atteggiamento non fa bene e porta ad degli inevitabili disagi.

L'uomo è sempre più frustrato, ansioso e matura sempre più l'idea che “non funziona” più a letto. Intanto anche la donna sperimenta insoddisfazione e, spesso, crede di non “piacere più”.

 

Cosa può fare la donna per risolvere l'eiaculazione precoce?

Citando ancora il Prof. Jannini

L'eiaculazione precoce è, in effetti, una malattia di coppia e coinvolge tanto lui quanto lei. La soluzione va trovata in coppia, perché non vi è un colpevole, né un malato, ma è la coppia a essere in uno stato di sofferenza.

Quando l'uomo non riesce o non vuole affrontare il problema, l'aiuto della partner può essere determinate: è lei che può convincerlo ad andare da uno specialista (urologo o andrologo) in grado di indicare la soluzione adeguata sia per lui che per la coppia.

Nel 90% dei casi è proprio grazie al sostegno della donna che gli uomini si rivolgono al medico per cercare di risolvere il problema dell'eiaculazione precoce.

Attraverso questo primo passo, che sembra costare tanta fatica agli uomini, sarà possibile individuare le cause dell'eiaculazione precoce. Potrebbero esserci dei problemi di salute legati alla prostata, all'ipersensibilità del glande, al frenulo del pene o alla fimosi. In questi casi basterà curare la patologia per risolvere anche il problema dell'eiaculazione precoce.

Nella maggior parte dei casi però l'eiaculazione precoce è caratterizzata da situazioni di tipo psicologiche: ansia da prestazione, paura di dover soddisfare al massimo la propria donna, timore di fare una brutta figura. Nei casi più psicologici, l'aiuto della partner è ancora più importante.

 

Ecco gli atteggiamenti giusti che dovrebbe adottare la donna:

  • sostenerlo e tranquillizzarlo;
  • esplorare insieme a lui le sensazioni che sente in relazione all'eiaculazione precoce;
  • ascoltarlo dimostrandosi accoglienti;
  • evitare di mettere in campo sentimenti negativi;
  • affrontare il senso di colpa;
  • parlare con onestà al partner delle difficoltà che anche lei sta incontrando;
  • condividere le emozioni;
  • convincere il partner a cercare l'aiuto di un medico specialista e accompagnandolo, se lo desidera;
  • cercare poi di essere parte integrante del suo percorso di cura

Un problema condiviso è già mezzo risolto. Non permettete all’Eiaculazione Precoce di mettere in discussione la forza della coppia.

 

Ti senti frustrato per le tue prestazioni?

Scopri Revit, integratore stritardante naturale!


Revit è un integratore utile per contrastare l'ansia da prestazione e per aiutarti a durare di più!

*Le informazioni contenute in questo post hanno esclusivamente scopo informativo e non sostituiscono il parere del medico.

Torna al blog