Disfunzioni erettili: il ruolo dell’intestino

Molti sono i fattori che possono provocare una disfunzione erettile nell’uomo, eccone alcuni: variazioni dell'equilibrio ormonale, problemi vascolari di natura arteriosa o venosa, come può accadere nel diabetico, iperteso, fumatore, disturbi di natura neurologica, problemi di natura psicogena e oppure disfunzione erettile causata da farmaci.

E’ difficilmente valutabile incidenza reale della disfunzione erettile data la naturale reticenza a parlarne apertamente. Recenti stime statistiche calcolano che in Italia gli uomini che soffrono di impotenza o, meglio, di disfunzioni erettili, sono circa tre milioni, cioè il 10‐15 % di tutta la popolazione maschile. L’incidenza aumenta all’aumentare dell’età. L’obbiettivo di questo articolo non è quello di un’analisi dei vari problemi organici e psichici che possono produrre problemi di disfunzione erettile, quanto analizzare aspetti solitamente poco considerati.

Ruolo dell'intestino nelle disfunzioni erettili

Non possiamo non considerare come una volta instaurata un’ansia da prestazione questa aggravi il problema, ma il ruolo dell’ansia nella prestazione sessuale ci permette di prendere in considerazione il ruolo dell’intestino nelle disfunzioni erettili.

Sappiamo, infatti, che produrre infiammazioni intestinali, rende il comportamento degli animali ansioso. D’altra parte, diversi studi riportano la presenza di marker e di mediatori dell’infiammazione sub‐clinica in pazienti con disfunzione erettile. Così come è stato riportata una correlazione tra le disfunzioni erettili e un aumentato stato infiammatorio in soggetti con sindrome metabolica o obesità. Non solo la disfunzione erettile, ma anche la potenza sessuale, valutata attraverso l’ International Index of Erectile Function 5 correla inversamente con i livelli delle interleuchine pro‐infiammatorie.

Il comprendere il ruolo dell’intestino, organo maggiormente soggetto ad infiammarsi per il suo ruolo di maggiore interfaccia con il mondo esterno, ci permette di valutare meglio il ruolo delle stimolazioni ambientali e dell’alimentazione nei disturbi sessuali maschili, dato che, oggi sappiamo, l’intestino è in grado di percepire le stimolazioni ambientali e che queste insieme alle interazioni nutriente‐intestino modulano la sua risposta.

 

IMPOTENZA E GASTROENTEROLOGIA

Il paziente con problemi di impotenza si rivolge quindi più spesso all'urologo-andrologo o agli specialisti in sessuologia clinica che, attraverso una accurata indagine anamnestica, una visita completa, e gli opportuni accertamenti, ricercano i segni suggestivi di patologie dell'apparato genitourinario, della sfera psico-sessuale ma anche di altri apparati distanti allo scopo di impostare il programma terapeutico più appropriato.

Possono emergere così alterazioni o segni di una malattia sistemica (diabete mellito, ipertensione arteriosa, malattie vascolari, alterazioni endocrinologiche complesse) o di organi ed apparati apparentemente non strettamente collegati con la sfera sessuale quali l' apparato digerente ed il fegato, fino ad allora ignoti al paziente e di cui si rende necessario stabilire la precisa responsabilità nel determinare il disturbo oggetto delle indagini.

E per quanto concerne i disturbi riferibili alla patologia dell' apparato digerente, del fegato e del pancreas, tipicamente di competenza dello specialista gastroenterologo, i dati epidemiologici indicano che il 7% della popolazione "sana" accusa rigurgiti acidi (sintomo tipico della malattia da reflusso gastroesofageo) tutti i giorni, ed il l5 % almeno una volta al mese; dal 48 al 79% delle donne in gravidanza presenta questo disturbo. Circa il 25-30% della popolazione soffre di "cattiva digestione" (dispepsia) per periodi prolungati nell’arco della propria vita ed il 10% dell’umanità sofrirà durante la propria esistenza di ulcera.

Fino al 50% ed oltre dei soggetti che vivono nei paesi industrializzati è portatore dell’ Helicobacter Pilori, che viene attualmente considerato uno dei principali fattori di rischio per la gastrite cronica, l’ulcera duodenale e forse per le neoplasie dello stomaco.

Almeno il 2% soffre di stitichezza cronica severa ed il 14% delle donne soffre di "colite-spastica".

L’elenco potrebbe continuare, con dati che lascerebbero sicuramente stupiti molti Poiché la frequenza della patologia gastroenterologica è così elevata, l’associazione con patologie o fenomeni a prima vista non collegati, come l' impotenza maschile, è possibile e può essere del tutto casuale, ma comunque "degna" di attenzione e di approfondimenti.

I pazienti affetti da morbo celiaco o da altre sindromi di malassorbimento (patologie di natura complessa con alterazioni dell' epitelio assorbente intestinale) possono manifestare disturbi della sfera riproduttiva (amenorrea e infertilità nella femmina, impotenza e infertilità nel maschio), sia per gli effetti della grave denutrizione, sia per probabili alterazioni, secondarie alla malattia stessa, dell'asse ormonale ipotalamo-ipofisi-gonadi.

Il morbo di Crohn (malattia infiammatoria cronica intestinale che può colpire segmenti del tenue o del colon o di entrambi e che provoca diarrea, occlusioni intestinali, sanguinamenti dal retto, febbre, dolori addominali, calo di peso, e manifestazioni extra intestinali), può complicarsi con lesioni perianali e pelviche che possono provocare disturbi della sfera genitale sia nella femmina che nel maschio (impotenza per lesione delle strutture nervose preposte all'erezione).

Anche le amputazioni chirurgiche del retto, ed in generale gli interventi della pelvi possono interessare le strutture nervose deputate alle funzioni sessuali e possono comportare problemi psicologici (dovuti al confezionamento di ano artificiale) al compimento dell' atto sessuale.

Fonte: Ettore Vallarino - Gastroenterologo pubblicazione del 1996

 

 

 

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