Orgasmo femminile: clitorideo o vaginale?

 Cosa è l’orgasmo

Orgasmo femminile

L'orgasmo femminile, strano a dirsi, prima della rivoluzione sessuale, era un mistero, anzi semplicemente non esisteva.

Dopo la rivoluzione sessuale con la liberalizzazione dei costumi  l’orgasmo femminile cominciò ad esistere  e per le donne era importante raggiungerlo.

L’orgasmo può essere definito un’esplosione di piacere, un momento, più o meno di estasi. Dal punto di vista fisiologico c'è una serie di contrazioni degli organi genitali che si concludono con un intenso piacere che dura

 

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Orgasmo vaginale e clitorideo

Quando parliamo di orgasmo femminile, spesso si fa distinzione tra orgasmo vaginale e clitorideo.

L’orgasmo clitorideo è dovuto alla stimolazione del clitoride con le dita  o con il rapporto orale.

L'orgasmo vaginale è invece più complesso e avviene con la penetrazione, con la stimolazione delle pareti della vagina da parte dell'organo sessuale maschile.

Per Sigmund Freud l'orgasmo vaginale indicava la raggiunta maturità femminile e dunque una migliore salute mentale mentre quello clitorideo indicava un'isteri ed era sinonimo di sesso perverso; questi concetti sono ormai superati.

 

Quando l’orgasmo non c’è

Le donne, in confronto agli uomini, sperimentano una maggiore difficoltà a raggiungere l’orgasmo e soffrono spesso di anorgasmia. La sessualità della donna è molto complessa e più intrinsecamente legata alle emozioni rispetto a quella degli uomini. L'assenza di orgasmo è quindi spesso accompagnata da mancanza di desiderio, da scarsa attrattiva verso il partner o da scarso coinvolgimento.

Una interessante ricerca (Andrea Burri, King’s College), ha dimostrato che  le donne più brave a gestire le loro emozioni sono anche più aperte con il partner a dichiarare le proprie aspettative sessuali e le fantasie e quindi ad essere più facilitate a raggiungere l'orgasmo.

Quando non si riesce a provare l’orgasmo occorre anzitutto sottoporsi ad una visita ginecologica per escludere problematiche organiche.

Solo successivamente va indagata la sfera relazionale e psicologica; il rapporto con il partner, l'educazione familiare, l'autoerotismo, la capacità di rilassarsi, la presenza o meno di desiderio.

Ecco perché  una terapia psicosessuale potrebbe essere utile per indagare su tutti questi aspetti; inoltre tecniche di meditazione e lo yoga possono migliorare la qualità orgasmica e il desiderio sessuale.

Particolarmente indicati per l'aumento del desiderio sono anche gli integratori a base di maca, muira e damiana, piante afrodisiache energizzanti.

 

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