Prostata sana

A partire dai 30 anni, la prostata tende ad aumentare di volume e a causare disturbi che possono persistere e peggiorare.  Vediamo come prevenirli e trattarli in modo naturale per una prostata sana

Problemi alla prostata come prostatiti e ipertrofia prostatica, in Italia colpiscono circa 1 uomo su 3 dopo i 50 anni e, più frequentemente di quanto si può pensare, alcuni tipi di prostatite affliggono anche i più giovani. I sintomi di queste malattie sono davvero fastidiosi e, se trascurati, rischiano di cronicizzare o peggiorare, fino ad alterare in modo significativo la qualità di vita della persona e della coppia.

Per questi motivi, è importante non sottovalutare i sintomi delle patologie alla prostata e puntare alla prevenzione.

 

Prevenzione e Consigli

1. Sostanze naturali per la prostata sana

Premesso che ogni specifico caso deve essere valutato da un urologo o andrologo, molti specialisti e molte ricerche confermano che, soprattutto in fase di prevenzione, alcune sane accortezze nello stile di vita e l’assunzione di sostanze naturali, possono aiutare in modo graduale ed efficace a risolvere alcuni problemi alla prostata e ad alleviarne fastidiosi i sintomi urinari.

Le piante e le sostanze naturali più indicate in caso di PROSTATITI sono:

  • Il Licopene, ha un effetto antiossidante e protegge le cellule della prostata dai radicali liberi, prodotti durante i normali processi metabolici e responsabili dell’invecchiamento dei tessuti.
  • La Serenoa Repens aiuta a regolarizzare lo scarso flusso urinario tipico nella ipertrofia prostatica, ed è impiegata per trattare la scarsa minzione urinaria (aiuta a diminuire i sintomi).
  • L’ Ortica (Urtica Urens L.) ha un’azione depurativa, diuretica e alcalinizzante.
  • La Boswelia (Boswellia Serrata), grazie alla presenza degli acidi boswellici, esercita un’inibizione selettiva su un enzima capace di stimolare la produzione di sostanze endogene che facilitano i processi infiammatori, con conseguente riduzione dei loro livelli nel sangue. Utile nelle infiammazioni e la salute della prostata.
  • La Bromelina è utilizzata principalmente come antinfiammatorio, risultando particolarmente efficace nel trattamento degli stati infiammatori dei tessuti molli associati a trauma, nelle infiammazioni localizzate specialmente in presenza di edema, nelle reazioni tissutali postoperatorie. 

L’associazione di queste piante in sinergia fra loro apporta benefici ancora maggiori a favore della salute della prostata.

Le piante e le sostanze naturali più indicate in caso di  IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA sono:

  • Il Teupol 10P® titolato in Teupolioside rappresenta una molecola con attività inibitoria sulla 5-α-Reduttasi isoforma II, enzima deputato alla conversione del testosterone in DHT (Diidrotestosterone), molecola endogena avente elevata affinità sui recettori androgenici 1-2. Il DHT gioca un ruolo nello sviluppo e nell’evoluzione dell’Ipertrofia Prostatica Benigna e del tumore alla prostata.  Grazie a questo meccanismo inibitorio, è indicato nella prevenzione e nel trattamento della prostata ingrossata e per il benessere della ghiandola.
  • L’Ortica titolata in Betasitosteroli agisce sulla Aromatasi, citocromo P450 19A deputato alla conversione del testosterone in estradiolo; riequilibrando il rapporto androgeni/estrogeni. Ha inoltre un’azione depurativa, diuretica e alcalinizzante; ha un’azione disintossicante e antiinfiammatoria e, gli estratti di radice di ortica, hanno dimostrato una buona attività nel trattamento dell’ipertrofia prostatica.
  • L’estratto secco di Semi di Zucca contiene diverse sostanze che interagiscono in maniera competitiva sui recettori androgeni. È noto da tempo che i semi di zucchina contengono betasteroli strutturalmente simili agli androgeni ed agli estrogeni. Queste sostanze si sono dimostrate utili per abbassare i livelli di colesterolo e migliorare i sintomi dell’ipertrofia prostatica, effetto che sembra legato in parte alla capacità di inibire la conversione del testosterone in diidrotestosterone, ed in parte all’ostacolo offerto nei confronti del legame tra recettori degli androgeni e diidrotestosterone (ormone derivato dal testosterone per opera dell’enzima 5-alfa-reduttasi, coinvolto – tra l’altro – nell’iperproliferazione delle cellule prostatiche).

 

2. Stile di vita

Per una prostata sana, lo stile di vita è fondamentale. La scarsa idratazione, uno stile di vita sedentario, la pratica del coito interrotto e una funzione intestinale irregolare, il consumo in quantità eccessive di alcuni cibi come spezie, insaccati, birra, caffè e superalcolici, possono irritare e infiammare la ghiandola prostatica.  

3. Non sottovalutare i sintomi

Mai sottovalutare i sintomi urinari di un probabile disturbo alla prostata. Per evitare che una prostatite peggiori e cronicizzi o che porti a problematiche più complesse come l'ostruzione urinaria, è importante agire subito e tenere sotto costante controllo i sintomi urinari fin dalle prime manifestazioni. Presi in tempo, questi disturbi si risolvono in poco tempo e con terapie leggere anche naturali.  

4. Visite specialistiche

Mentre le donne sono abituate a rivolgersi allo specialista di riferimento fin da giovanissime, l'uomo italiano non ha questa sana abitudine. Le statistiche affermano che solo il 10% dei maschi si rivolge ad un urologo / androlo prima dei 50 anni e al solo scopo preventivo. Per una prostata sana, per la salute dell'apparato genitale e della sessualità in genere, sarebbe buona norma effettuare visite specialistiche costanti almeno una volta l'anno già a partire dai 30 anni. Soprattutto, inoltre, consultare tempestivamente lo specialista urologo / andrologo quando insorgono i primi sintomi di una probabile patologia.  

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