Capsicum annuum: proprietà curative del peperoncino

Lo conosciamo con il nome comune "peperoncino. Il Capsicum annuum è una pianta dalle innumerovoli proprietà curative, utile anche per il suo effetto analgesico per facilitare l'esplulsione del calcolo. 

 

La pianta:

Il Capsicum annuum, alias il peperoncino, appartiene alla famiglia delle Solanacee, come la patata, il tabacco ed altre piante. Scoperto dagli europei in America centrale era la spezia più usata in Cile e Messico dagli indiani locali; arrivata in Europa nel XV secolo grazie alle importazioni spagnole e portoghesi. Si pensa che fu Cristoforo Colombo nel 1493 a importarlo con la scoperta dell’America, prima in Spagna poi rapidamente in Asia ed Africa.

Al genere Capsicum appartengono diverse varietà, alcune dai frutti piccoli e di gusto piccante, altre dai frutti più grossi e di sapore meno forte, per arrivare ai classici peperoni carnosi e dolci. Il nome deriva dal greco kapto che significa “mangio con avidità”. Sebbene questa specie sia adatta per una corretta alimentazione e per favorire la digestione se ne sconsiglia l'uso a chi soffre di gastrite.

Il Capsicum annuum è una pianta perenne dal fusto eretto, ne esistono due varietà con caratteristiche diverse:  la Capsicum annuum Acuminatum, con piante che vanno dai 40 ai 60 centimetri di altezza e frutti di forma conica e lunga e la Capsicum annuum Cerasiforme, con piante dai 20 ai 40 centimetri; a questa varietà appartengono i peperoncini nani.

La fioritura naturale è in estate e la produzione dei frutti avviene tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno; la pianta conserva i frutti fino a Natale ed oltre.

Una delle cinque varietà della specie Capsicum più anticaè il Chiltepin, considerato il peperoncino più simile agli antenati degli attuali peperoncini.

 

Benefici e principi attivi del peperoncino

Molti studi e ricerche hanno dimostrato i benefici del peperoncino: rimuovono le ostruzioni presenti nelle arterie facilitando la circolazione sanguigna e l’espulsione delle tossine. La parte attiva della pianta è costituita dal frutto che contiene capsaicina, una sostanza oleosa e revulsiva (provoca l’arrossamento della cute) responsabile del sapore piccante del peperoncino.

La presenza della capsaicina fa del peperoncino un ottimo analgesico e antiinfiammatorio naturale, per tale motivo viene utilizzato per curare artrite, dolori reumatologi e coliche renali oltre ai più semplici mal di testa e mal di schiena. Si pensi che in Oriente, la medicina naturale proponeva lo strofinio di estratti di peperoncino sullo scroto degli eunuchi (persone sottoposte a mutilazioni genitali) prima della castrazione, come antidolorifico. L’azione analgesica della capsaicina avviene attraverso l’attivazione di recettori che vengono in seguito disattivati e desensibilizzati.

Grazie a questa proprietà viene utilizzata in alcuni integratori utili contro i calcoli renali; l'effetto analgesico, infatti, favorisce e allevia l'espulsione del calcolo. Prova gli effetti benefici di questa preziosa pianta in un prodotto specifico come Tekovit, integratore contro i calcoli

Assunto nelle giuste dosi il peperoncino stimola e regola la digestione e favorisce la secrezione gastrica. Consumato fresco è ricco di vitamina C (superiore agli agrumi);  il suo uso esterno determina la stimolazione delle terminazioni nervose periferiche cui segue un maggiore afflusso di sangue nella zona trattata; ciò lo rende indicato nel trattamento di reumatismi, lombaggini e geloni.

In soluzione si usa per gargarismi per schiarire la voce, ma anche per favorire la crescita dei capelli.

Recenti studi hanno dimostrato che il peperoncino riduce la tendenza alla formazione di coaguli nel sangue e abbassa il colesterolo.

Un ottimo alleato anche nella perdita di peso, in quanto è capace di accelerare il metabolismo e grazie al suo effetto termogenico aumenta il numero di calorie bruciate, inoltre aumenta il senso di sazietà riducendo la fame.

Altri principi attivi del peperoncino sono vitamine del gruppo B, carotenoidi, saponine, flavonoidi, olio volatile. Dal punto di vista chimico nel peperoncino è possibile isolare sostanze azotate, capsacina, oleoresina, capsantina, un colorante carotenoide rosso, quercitina, esperidina, eridietrina, lecitina, vitamine C, PP, E, K2, P, A, sali minerali acido malonico e citroflavonoidi. Contiene pepsicina responsabile insieme alla capsaicina del sapore piccante, la lecitina presente nei semi mantiene elastiche le arterie, carotenoidi che le conferiscono il colore rosso, glucosidi flavonoidi, acido ascorbico, proteine, asparagina, serina, olio grasso, vitamine B2, PP, tocoferoli, provitamina A, capsantina, capsorubina, luteina, criptoxantina, olio essenziale, zuccheri, vitamina PP, vitamina E, provitamina A, acidi organici, acidi grassi, palmitico, stearatico, oleico. L’abuso di peperoncino può essere pericoloso e dannoso per la salute, presenta delle controindicazioni per chi soffre di acidità di stomaco, ulcera e gastroenteriti.

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