Malattie Sessualmente Trasmissibili: Domande Frequenti

Le Malattie Sessualmente Trasmissibili (o malattie veneree) sono tante e spesso ci si accorge di esserne colpiti quando sono già in uno stato abbastanza avanzato; alcune di queste infatti sono asintomatiche, e quindi possono essere trasmesse inconsapevolmente.

Malattie sessualmente trasmissibili

Comunque, se credete di presentare qualche sintomo anche lieve, rivolgetevi quanto prima al medico di fiducia o allo specialista, prima ci si cura, più velocemente si guarisce.

Intanto, in caso di dubbi o perplessità, leggi questo articolo: abbiamo sintetizzato le domande più frequenti e alcune informazioni sulle più comuni infezioni a trasmissione sessuale.

Per sapere qual è il centro più vicino a te per la diagnosi delle mst consulta l’elenco dei centri specializzati divisi per regione.

 

Cosa sono le Malattie Sessualmente Trasmissibili?

Le Malattie Sessualmente Trasmissibili sono malattie a trasmissione sessuale, cioè patologie che si contraggono in genere attraverso i rapporti sessuali non protetti. Sono infezioni veicolate da virus, batteri, funghi e altri microorganismi.

Queste infezioni possono passare da persona a persona attraverso sperma, sangue, secrezioni vaginali e altri fluidi corporei. Alcune di queste infezioni possono anche essere trasmesse non sessualmente, ad esempio da madre a feto durante la gravidanza, oppure attraverso aghi condivisi o trasfusioni di sangue. E' anche possibile contrarre una MST tramite contatto con persone che sembrano essere perfettamente in salute ma che, in realtà, non siano consapevoli di essere infette. Le MST hanno sintomi e decorso differenti, e possibilità di cure diverse.

Le infezioni sessuali più diffuse in Italia sono i condilomi, che costituiscono il 33 % del totale, seguite da gonorrea e da sifilide. Tra le infezioni batteriche, invece, è la clamidia quella più estesa, soprattutto tra le donne.

 

Esiste differenza tra malattie sessuali e malattie veneree?

Non c’è differenza tra le malattie sessualmente trasmissibili e le malattie veneree, sono entrambe infezioni che si trasmettono per contatto diretto delle mucose genitali durante rapporti sessuali non protetti.

 

Le malattie a trasmissione sessuale sono diffuse?

Le malattie sessuali sono in continuo aumento: le statistiche evidenziano infatti una diffusione preoccupante delle malattie a trasmissione sessuale in tutto il mondo. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la diffusione maggiore è soprattutto nei Paesi sottosviluppati, dove queste malattie costituiscono un elemento negativo per lo sviluppo e le condizioni socio-economiche della popolazione. Purtroppo le statistiche dell'OMS evidenziano come ben 111 milioni di nuovi casi si manifestano tra giovani di età inferiore ai 25 anni.

Il rischio di contagio è molto alto, anche se si praticano rapporti non protetti con più partners, questo perché molte delle malattie sessuali non presentano sintomi evidenti e spesso i soggetti contagiati non sono consapevoli di essere affetti da una delle malattie sessuali.

 

Le malattie sessuali sono rischiose per la salute?

Le malattie sessualmente trasmissibili generalmente possono essere curate in tempi brevi con trattamenti antibiotici, senza comportare gravi conseguenze per la salute. Tuttavia, alcune delle malattie sessualmente trasmissibili, se non trattate tempestivamente e in modo adeguato, possono provocare seri danni per la salute, in alcuni casi anche permanenti. Inoltre va sottolineato che alcune tra le più diffuse malattie sessuali, come la Gonorrea e la Clamidia trachomatis, espongono i soggetti affetti da tali infezioni ad un più alto rischio di contrarre il virus dell’HIV, rispetto ad individui sani.

 

Quali sono le malattie sessuali più diffuse?

Le malattie a trasmissione sessuale più diffuse in Italia sono:

  • Verruche vaginali
  • Trichomonas vaginalis
  • Ureaplasma urealyticum
  • Clamidia trachomatis
  • Sifilide
  • Gonorrea
  • Mycoplasma genitalium
 

Come si trasmettono le malattie sessuali?

Nella maggioranza dei casi le malattie sessualmente trasmissibili vengono trasmesse attraverso rapporti non protetti: vaginali, anali e orali.

Per alcune malattie sessuali, però, il contagio può avvenire tramite il semplice contatto poiché i germi possono essere presenti sulla pelle, nelle mucose delle aree genitali, nello sperma e nelle secrezioni vaginali.

 

Esistono “categorie a rischio” per contrarre queste infezioni?

Non esistono "categorie a rischio" ma "comportamenti a rischio". Il luogo comune che le Malattie Sessualmente Trasmissibili colpiscono solo le persone omosessuali, i tossicodipendenti o chi ha rapporti sessuali con prostitute non corrisponde alla realtà. Ogni persona può contrarle se non si attiene alle norme di prevenzione (preservativi e uso di siringhe singole, in primo luogo).

 

Esistono delle “buone pratiche” di prevenzione?

La prevenzione dalle malattie sessuali è indispensabile in individui sessualmente attivi: il modo più sicuro per scongiurare il rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale è l’astinenza, ma in generale, è importante adottare un comportamento sessuale sicuro e consapevole, che vuol dire:

  • utilizzare il preservativo durante i rapporti sessuali
  • non abusare di Alcool e/o droghe in quanto hanno effetti disinibenti che aumentano la possibilità avere comportamenti sessuali rischiosi;
  • evitare rapporti sessuali in presenza di lesioni ai genitali: il rischio di contrarre o trasmettere una Malattia Trasmissibile Sessualmente aumenta, in quanto la perdita dell’integrità cutaneo-mucosa favorisce maggiormente l’ingresso di germi;
  • evitare “comportamenti a rischio” (sesso anale non protetto, sesso orale non protetto ad un uomo con e senza eiaculazione in bocca, contatto oro-anale non protetto, contatto manuale-anale non protetto, condivisione di oggetti sessuali non protetti).

E’ importante sottolineare che il preservativo non protegge al 100% dall’eventuale contagio da malattie a trasmissione sessuale, ma riduce notevolmente la possibilità di contrarre una di queste infezioni.

Inoltre si possono effettuare visite mediche periodiche di controllo per evidenziare anche le malattie che non danno sintomi. Non affidarti mai al “passa parola” o al solo consiglio di un amico. Meglio il parere di un medico, che se si preferisce può essere anche quello non conosciuto di un Centro per le MTS, un servizio pubblico specializzato e gratuito presente in tutt’Italia (vedi elenco scaricabile).

 

Non avere sintomi è indice di salute?

Purtroppo non è sempre vero. Alcune infezioni a trasmissione sessuale sono asintomatiche (non danno sintomi) e quindi possono essere ugualmente e inconsapevolmente trasmesse e/o causare problemi a distanza di tempo.

 

Mst: come fare una diagnosi?

Se si sospetta di avere contratto una malattia sessualmente trasmissibile, è fondamentale effettuare il prima possibile le analisi che possano fornire una diagnosi certa dell'eventuale contagio. Sarà necessario ripeterle dopo almeno 15 giorni, perché l'incubazione di alcune di queste patologie può durare anche due settimane. Le analisi non sono invasive e neanche dolorose, consistono in un prelievo del sangue e in un tampone genitale.

Le visite possono essere effettuate in numerosi centri specialistici del territorio nazionale e di solito presenti in grandi ospedali o policlinici universitari. Qui è possibile fare oltre la visita anche prelievi del sangue e analisi di laboratorio. L’anonimato è assicurato mediante accessi confidenziali e diretti e senza impegnativa specialistica o del medico di medicina generale.

 

Quanto è importante la Diagnosi precoce?

A volte la paura o la leggerezza possono indurre a trascurare la visita di uno specialista, però,  se si è contratta un’infezione, ritardare una diagnosi può peggiorare la situazione per se stessi e per gli altri.

Tante infezioni minori sono curabili facilmente se individuate correttamente al loro primo manifestarsi. In ogni caso, è importante rivolgersi ad un medico e non scegliere un’auto-terapia sulla base del consiglio (in buona fede) di un amico o di un articolo letto su una rivista o un sito web.

 

Come fare per sapere se si è affetti da una delle malattie sessuali?

I sintomi principali con cui si manifestano le malattie sessualmente trasmissibili sono: secrezioni sospette dal pene, dalla vagina o dall’ano; sanguinamento durante i rapporti sessuali; dolore durante la minzione; comparsa di vesciche, piaghe, verruche, eruzioni cutanee, irritazione o prurito nella zona dei genitali o dell’ano.

 

Esistono trattamenti per la cura delle malattie a trasmissione sessuale?

Le malattie sessuali possono essere trattate con un ciclo di antibiotici e se curate tempestivamente e in modo corretto, non comportano rischi per la salute. Le malattie sessuali batteriche, come la Clamidia trachomatis e la gonorrea, sono più facilmente curabili e gli antibiotici permettono di debellare l’infezione in modo definitivo. Invece per le infezioni virali, come l’herpes genitale e le verruche genitali, non esiste ancora una cura definitiva poiché queste due malattie a trasmissione sessuale sono particolarmente recidive e gli antibiotici riescono a contenere il virus rendendolo inattivo.

Per alleviare i sintomi e i fastidi delle MST (bruciore, prurito, irritazione, desquamazione, ecc) è possibile applicare delle creme specifiche per le affezioni e le malattie dermatologiche dell'apparato genitale maschile. Una di queste è Crosvit.

 

Chi rischia di più di contrarre una MST?

Parlando di Malattie Sessualmente Trasmissibili è fondamentale sapere quali sono i fattori di rischio e le precauzioni che si possono adottare per evitare di contrarre un'infezione, che spesso si può facilmente curare, ma che può avere anche conseguenze gravi.

Le malattie sessualmente trasmissibili, sono tutte quelle malattie che si trasmettono attraverso rapporti sessuali di varia natura. Il contagio dunque, avviene, durante i rapporti intimi, tramite lo scambio di liquidi (saliva, sperma, liquido vaginale, e anche piccole quantità di sangue) dal partner infettato a quello sano.

Il fattore di rischio più importante nelle malattie sessualmente trasmissibili, è rappresentato da rapporti sessuali occasionali non protetti. Per questo il preservativo può essere uno strumento essenziale nella prevenzione di queste patologie. Ci sono anche altre condizioni che predispongono al contagio: secondo le statistiche, le donne, le persone con il sistema immunitari indebolito e gli adolescenti, sono più esposti. Giovani e giovanissimi sono particolarmente vulnerabili perchè il virus si trasmette con più facilità nei soggetti con i tessuti più immaturi e ricettivi.

 

Cosa fare dopo un rapporto sessuale a rischio?

Come abbiamo ripetuto molte volte, le malattie sessualmente trasmissibili a volte sono asintomatica per questo la prima cosa da fare per evitare il contagio, è utilizzare sempre il preservativo, soprattutto quando si hanno rapporti sessuali con partner occasionali.

Se questo non avviene, dopo un rapporto sessuale a rischio la cosa migliore da fare è consultare un medico o uno specialista per accertare di non essere stati contagiati, e in caso contrario intraprendere la terapia adeguata. Queste malattie, infatti, possono essere curate del tutto se diagnosticate correttamente.

Anche in assenza dei sintomi specifici di malattie sessualmente trasmissibili, dopo un rapporto sessuale a rischio, atteso un periodo compatibile con l’incubazione (periodo che precede il manifestarsi dell’infezione) si dovrebbe effettuare almeno un test del sangue per l’infezione da HIV ed una ricerca per la Chlamidia.

E' bene in ogni caso proteggersi con una sessualità consapevole!  

Quali analisi bisogna fare e quando?

Nella cura delle malattie sessualmente trasmissibili, una diagnosi precoce e tempestiva è essenziale non solo per evitare un'evoluzione negativa della patologia, ma anche per adottare comportamenti idonei per non contagiare altre persone. Ecco quali sono gli esami da fare, se abbiamo il sospetto di aver contratto una di queste malattie.

Per quanto riguarda la sifilide, è possibile effettuare le analisi del sangue, ma solo dopo almeno venti giorni dopo il rapporto a rischio. La malattia infatti si manifesta solo dopo questo lasso di tempo.

Per una diagnosi della gonorrea, malattia sessualmente trasmissibile maggiormente diffusa, è necessario effettuare un tampone vaginale o un'analisi delle secrezioni, almeno una settimana dopo il potenziale contagio.

La clamidia, malattia sessuale più diffusa al mondo, si può riscontrare attraverso con un tampone oppure con le analisi delle urine, nella settimana successiva al rapporto a rischio.

Per quanto riguarda il virus dell'Hiv, è necessario aspettare invece almeno sei mesi prima di sapere, attraverso un esame del sangue, se è avvenuto il contagio.

L'HPV invece si può manifestare dai quattro ai sei mesi dopo il contatto, se non siamo coperti dal vaccino, quindi è bene effettuare il test specifico.

 

Malattie sessualmente trasmissibili trascurate: cosa succede?

Le malattie sessualmente trasmissibili, se trascurate, possono causare serie implicazioni all'organismo. Un prima conseguenza può essere un indebolimento delle difese immunitarie che porta una maggiore esposizione ad altre infezioni, come per esempio l'HIV.

Ma non solo: tra gli effetti più diffusi delle mst trascurate, e in particolare della clamidia, c'è l'insorgenza, soprattutto nelle ragazze, della malattia infiammatoria pelvica, che a volte può indurre alla sterilità. Per quanto riguarda invece, l'HPV, esiste una correlazione tra questo virus e lo sviluppo di tumori al collo dell'utero.

 

È possibile contrarre malattie sessuali praticando sesso orale?

Le malattie sessuali sono trasmesse attraverso rapporti sessuali anche in assenza di penetrazione: quindi il sesso orale è un veicolo molto diffuso per il contagio da malattie a trasmissione sessuale. Questo si verifica perché i funghi, batteri, parassiti e virus responsabili dell’infezione possono essere presenti nelle mucose delle aree vaginali, nello sperma, sulla pelle e nelle secrezioni vaginali.

 

Si possono trasmettere in gravidanza al nascituro?

Gli effetti delle malattie sessualmente trasmissibili sono gli stessi che in una donna in condizioni normali, oltre gli effetti sul feto che possono essere di varia entità.

In gravidanza la trasmissione delle Malattie Sessualmente Trasmissibili dalla mamma al bambino può avvenire, nel caso della sifilide attraverso la placenta, mentre per quanto riguarda gonorrea, clamidia, epatite b ed herpes genitale il contagio può esserci al momento del parto. Si possono contrarre malattie sessualmente trasmissibili masturbandosi?

Le malattie sessualmente trasmissibili, in genere, vengono trasmesse attraverso i rapporti sessuali nei quali avviene un significativo scambio di liquidi e secrezioni (saliva, sperma, secrezioni vaginali e sangue), perciò in genere non si trasmettono con la masturbazione poiché il contatto con i fluidi è molto limitato.

Nel caso della malattia sessuale dei condilomi acuminati il contagio può avvenire anche con la masturbazione se uno dei due partner è infetto. Per evitarlo perciò l'unica strategia è quella di evitare di avere rapporti sessuali occasionali, e nel caso in cui ciò accada, fare il prima possibile le analisi per escludere il contagio.

Possono invece essere contagiosi i rapporti sessuali non protetti, non solo quelli genitali ma anche quelli orali e anali.

 

Si può contrarre una MST toccando il sangue?

Toccando il sangue è possibile contrarre una malattia sessualmente trasmissibile: le epatiti B e C e per l’infezione da HIV. In molti casi capita che le persone non si rendono conto di essere entrate in contatto con del sangue infetto, perché magari il corpo presenta delle piccole ferite a cui non è stata data importanza.

In casi davvero molto rari anche la sifilide può essere trasmessa attraverso le trasfusioni di sangue o il contagio di sangue.

 

Le malattie sessualmente trasmissibili possono attraverso la saliva e con i baci?

Questo tipo di patologie vengono trasmesse attraverso il contatto di liquidi organici: secrezioni vaginali, sperma, sangue e anche saliva. I rapporti considerati a rischio sono quelli di natura sessuale che implicano il contatto di quantità significative di questi fluidi.

Con lo scambio di saliva, se esso è esclusivo, non c’è rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili come ad esempio l’HIV. E’ comunque importante fare attenzione: se la bocca presenta delle lacerazione, piccole ferite e quindi c’è uno scambio di sangue e saliva, è possibile contrarre l’epatite B mediante un bacio.

Con un bacio si possono contrarre le malattie infettive e virali più comuni quali morbillo, varicella, influenza, Herpes etc.

 

Prova gli effetti benefici di una crema genitale contro i fastidi delle malattie al pene

Torna al blog